Tasse Universitarie: le Università del nord più care di quelle del sud

Secondo un’ inchiesta de  il sole 24 ore  le tasse universitarie sono aumentate e aumenteranno in quanto si prospetta un taglio del 17,2% al fondo di finanziamento ordinario delle università per il 2011, che il ministro Mariastella Gelmini ha però promesso di attenuare.

Sempre secondo il sole 24 ore le tasse universitarie aumentano sempre di più nonstante la legge impone agli atenei di non chiedere agli studenti una somma superiore al 20% di quello che ricevono dallo stato in termini di finanziamento ordinario.

Urbino, anche a causa del sottofinanziamento statale, arriva quasi al 40%, seguito da Bergamo, dallo Iuav di Venezia e dal Politecnico di Milano (altro ateneo sottofinanziato, che però primeggia nella capacità di attrarre risorse esterne per la ricerca). Più lontani dai limiti gli atenei meridionali: al Politecnico di Bari i contributi si fermano al 9,4% del fondo ordinario, e pochi decimali sopra si attestano le università di Sassari, Foggia, Cagliari, Messina e Lecce.

Una sorta di federalismo fiscale anche per le università: infatti le tasse mediamente  al Politecnico di Milano arrivano a 1.660 euro a studente e scendono a 384 euro a Bari. Alla Statale di Milano, superano i 1.300 euro a iscritto, negli atenei del Mezzogiorno arrivano intorno a € 600 – 7oo.

La differenza tra Nord e Sud si è ampliata negli ultimi anni sopratutto perchè i rettori meridionali provano a tenere basse le tasse per frenare il flusso degli studenti verso Nord. La ripartizione dei fondi 2010 che sarà effettuata nelle prossime settimane dovrebbe tenere conto della capacità contributiva media delle famiglie nei diversi territori, per offrire più risorse agli atenei delle zone più povere.

Il problema principale sembra la regola del 20% che rimane priva di controlli , senza essere considerata, e in tanti hanno proposto di abolirla guardando ai modelli europei che alzano le tasse a chi può permetterselo e aumentano gli aiuti ai meritevoli.

La tabella in cui i contributi degli studenti superano il 20% del fondo

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